Le terapie sclerosanti sono efficaci nel trattamento dei capillari visibili e delle vene varicose. La loro esecuzione è praticamente indolore e svolta ambulatorialmente da un chirurgo vascolare, senza necessità di anestesia. Ecco, nel dettaglio, come funzionano le sclerosanti, cosa bisogna fare prima e dopo e quali sono benefici e controindicazioni.

Cos’è la terapia sclerosante e quando si fa?

La terapia sclerosante è un trattamento finalizzato alla riduzione e all’eliminazione degli inestetismi cutanei causati da capillari visibili e vene varicose. Si tratta di problematiche piuttosto frequenti soprattutto sulle gambe e in pazienti donne. Capillari e vene varicose, in genere, non hanno risvolti negativi sulla salute fisica ma possono presentarsi come inestetismi piuttosto gravi e provocare fastidio e imbarazzo.

Come si effettuano le sclerosanti e chi le effettua?

La terapia sclerosante è un intervento di tipo ambulatoriale, realizzato dal chirurgo vascolare o dal medico specialista in angiologia, previa valutazione dello stato della circolazione del paziente. La seduta terapeutica consiste nell’iniezione nel vaso sanguigno interessato di una specifica soluzione (liquida o in mousse) che provoca una reazione infiammatoria localizzata (flebite chimica). L’esito finale della sclerosante è la chiusura del capillare e la sua scomparsa o riduzione.

Quanto dura una seduta sclerosante e quante sedute servono per vedere i risultati?

In tutto, una seduta di terapia sclerosante dura tra i 30 e i 60 minuti. Il numero di sedute necessarie per realizzare un trattamento completo, invece, non può essere predeterminato perché dipende dalla situazione di partenza (soprattutto numero dei capillari e varici visibili e loro estensione).

Le sclerosanti fanno male?

Sottoporsi alle sclerosanti non è assolutamente doloroso. Tanto è vero che le sedute vengono effettuate senza anestesia. Al massimo, può capitare di avvertire un leggero prurito o bruciore nella zona in cui viene effettuata l’iniezione. Disturbi che sono destinati a sparire già al termine della terapia o nei giorni immediatamente seguenti.

Cosa fare e cosa non fare dopo la scleroterapia?

La preparazione alla seduta di sclerosante non è particolarmente gravosa per il paziente. È sufficiente astenersi, nelle 24 ore precedenti, dall’applicazione di creme nella zona interessata o dalla depilazione dell’area.

Dopo la terapia, invece, è necessario avere alcuni accorgimenti per consentire la perfetta guarigione e la massimizzazione dei risultati. Per circa una settimana è consigliabile indossare bende o calze a compressione graduata. Inoltre, è fondamentale evitare bagni caldi, saune, esposizione ai raggi solari (per almeno un paio di mesi) e, in generale, a qualsiasi fonte di calore. Per questa ragione, i periodi ideali per effettuare le sclerosanti sono autunno e inverno.

Quali sono i benefici della terapia sclerosante?

Come già detto, il beneficio principale della scleroterapia è la scomparsa o la riduzione dei capillari visibili e delle vene varicose. Consente, quindi, di eliminare dei fastidiosi inestetismi. È bene sottolineare che i risultati delle sclerosanti non sono immediatamente visibili ma si possono apprezzare dopo alcune settimane (anche un paio di mesi, per i trattamenti che interessano i vasi più grandi).

Quali sono le controindicazioni delle sclerosanti?

Il trattamento sclerosante è sconsigliato per i pazienti che si trovano nelle seguenti condizioni:

  • gravidanza e allattamento;
  • parziale o totale impossibilità di deambulazione;
  • precedenti episodi (nell’ultimo anno) di tromboflebite superficiale;
  • precedenti episodi (nell’ultimo anno) di trombosi venosa profonda;
  • diabete e diabete mellito;
  • malattie renali;
  • epatite acuta;
  • cirrosi epatica;
  • febbre;
  • asma;
  • miocardite ed endocardite,
  • tumori

Articolo revisionato dal Dottor Marco Franceschini, specialista in Angiologia e Flebologia

Terapia sclerosante a Roma | Polo Sanitario San Feliciano