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L’osteoporosi è una patologia silente e pericolosa, perché si presenta spesso senza sintomi ma può provocare fratture ossee dolorose e invalidanti. Colpisce soprattutto le donne in menopausa e le persone in età avanzata. In questo articolo, un rapido approfondimento per analizzare le cause e i fattori di rischio dell’osteoporosi, nonché le possibili forme di prevenzione e cura.
Ogni giorno, le ossa del corpo svolgono un lavoro duro e nascosto per permettere ad ognuno di svolgere le proprie attività quotidiane. L’apparato scheletrico, infatti, è una componente chiave dell’organismo umano. Per questo motivo, patologie come l’osteoporosi, che ne minano profondamente la solidità, possono mettere in grave pericolo la salute e la qualità della vita. Conoscere l’osteoporosi, quindi, è importante, soprattutto perché è possibile prevenirla, adottando una adeguato stile di vita.
Cos’è l’osteoporosi
L’osteoporosi è la patologica riduzione della densità minerale dell’osso. Questo processo comporta un aumento del rischio di fratture ossee dovute a fragilità, ovvero quelle lesioni che possono avvenire anche spontaneamente o comunque in assenza di traumi considerevoli. Tale condizione, che potenzialmente può riguardare qualsiasi soggetto predisposto, colpisce soprattutto le donne. Secondo una ricerca ISTAT con dati relativi al 2020, soffrono di osteoporosi oltre il 13% delle donne, mentre negli uomini l’incidenza è di poco superiore al 2%. Le stime parlano di circa 5 milioni di pazienti in Italia, di cui oltre l’80% sono donne in menopausa.
In medicina, vengono classificate due tipologie di osteoporosi:
- Primaria, cioè che si manifesta spontaneamente (è la più diffusa, soprattutto tra le donne);
- Secondaria, quando è conseguenza di altro disturbo o dell’assunzione di determinati farmaci.
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Cause e fattori di rischio dell’osteoporosi
Non a caso, il fattore di rischio principale per sviluppare l’osteoporosi è proprio la menopausa, perché provoca un calo della produzione di estrogeni, ormoni protettivi per il tessuto osseo. Ulteriori fattori di rischio sono:
- Età avanzata;
- Carenza di vitamina D o calcio;
- Fumo;
- Vita sedentaria;
- Allettamento prolungato;
- Terapie immunosoppressive prolungate a base di corticosteroidi.
I sintomi dell’osteoporosi
Nella fase iniziale, solitamente l’osteoporosi non presenta sintomi. E spesso questa condizione di malattia asintomatica si mantiene anche negli stadi più avanzati, almeno finché non si verifica una frattura ossea. Quest’ultima, infatti, è la manifestazione tipico dell’osteoporosi. In particolare, molto frequenti in chi soffre di questa patologia sono le già menzionate fratture di fragilità, cioè che avvengo a seguito di sforzi intensi o di cadute banali. Si tratta, cioè, di fratture che non si verificherebbero su una persona sana. Molto diffuse nei malati di osteoporosi sono anche le fratture vertebrali, di solito dovute alla compressione della colonna. Ovviamente, le fratture portano con sé dolore, anche piuttosto intenso, a seconda di dove sono localizzate.
Analisi ed esami per la diagnosi di osteoporosi
La mancanza di sintomi espliciti nelle fasi iniziali della malattia rende molto importante sottoporsi a controlli periodici, soprattutto per chi si trova in condizioni di rischio (in particolare, quindi, le donne in menopausa) o ha in famiglia casi di osteoporosi.
Gli esami strumentali che possono portare a una diagnosi definitiva sono:
- MOC;
- Rx della colonna con studio morfometrico.
In molti casi, questi esami possono evidenziare una condizione definita di osteopenia, che, rappresentando lo stadio clinico che precede l’osteoporosi vera e propria, deve essere intesa come un campanello d’allarme.
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Prevenzione e cura dell’osteoporosi
La prevenzione svolge un ruolo chiave nel trattamento dell’osteoporosi. L’adozione di un corretto stile di vita, infatti, è lo strumento più efficace, sia per evitare l’insorgere della malattia, che per curarla lungo il suo decorso. In particolare, bisogna prestare attenzione a due elementi:
- Attività fisica: è consigliabile svolgere almeno 30 minuti al giorno di attività aerobica all’aria aperta (anche una semplice passeggiata va bene), associati a sedute di ginnastica con esercizi contro resistenza, per rafforzare la muscolatura e prevenire le cadute;
- Alimentazione: è utile seguire una dieta equilibrata che garantisce un sufficiente apporto di vitamina D e calcio.
Parallelamente all’adozione di un corretto stile di vita, nei casi di osteoporosi diagnosticata, è possibile anche sottoporsi a una cura farmacologica, con soluzioni che agiscono riducendo il riassorbimento osseo o incrementando la produzione di nuovo tessuto.
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Articolo revisionato dal Dottor Lorenzo Zelano, specialista in endocrinologia presso il Polo Sanitario San Feliciano di Roma